Le praterie

Gli habitat di interesse comunitario principale oggetto del progetto LIFE GRACE sono:

  • 6210(*) Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrati calcarei (Festuco-Brometalia), l’habitat è considerato prioritario (*) se ospita un ricco contingente di specie di orchidee
  • 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea
  • 6230* Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane.

Questi habitat sono tra le comunità vegetali più ricche di specie in Europa, di cui molte rare o endemiche. La straordinaria ricchezza vegetale li rende anche habitat fondamentali per molte specie animali protette: uccelli, insetti e altri invertebrati, rettili e mammiferi. Queste formazioni erbose sono considerate fondamentali per la conservazione delle specie di impollinatori selvatici quali farfalle, api selvatiche o sirfidi, nonché per altre specie rare o protette. Offrono molteplici benefici e servizi ecosistemici, tra cui lo stoccaggio dell'anidride carbonica e la prevenzione dell'erosione del terreno. In termini economici, queste praterie sono ampiamente utilizzate per il pascolo del bestiame in tutta l'UE, generando in tal modo reddito per le comunità locali in tutta la loro superficie di distribuzione. Le praterie, infatti, oltre a rappresentare un immenso patrimonio in termini di biodiversità e bellezza, per secoli hanno offerto un incalcolabile valore economico alle comunità pastorali, determinando la fortuna dei borghi e dei paesi che sui prodotti della pastorizia hanno basato la loro economia.

Queste praterie sono riscontrabili in quasi tutto il continente europeo, dalle pianure alle montagne e l’Italia è uno dei paesi più ricchi. La maggior parte dei popolamenti è di origine secondaria, poiché sostituisce i boschi ed è il prodotto dell’opera di trasformazione dell'ambiente attuata dall'uomo nei millenni, tramite, in particolare, il pascolamento. Le praterie hanno quindi anche un importante valore paesaggistico e culturale, perché prodotti e plasmati dall’azione dell’uomo, e in particolare attraverso le tradizioni culturali e le pratiche agro-pastorali ancestrali.

Tuttavia, lo stato di conservazione è insoddisfacente e la tendenza della superficie è in calo nella maggior parte della loro area di ripartizione. Nel complesso, questi habitat sono degradati e, secondo le valutazioni delle prospettive future, continueranno a deteriorarsi.

Proprio perché formatisi a seguito di precedenti regimi di pascolo e/odi sfalcio estensivi, queste praterie per il loro mantenimento hanno bisogno di una gestione periodica basata sul pascolamento o lo sfalcio estensivi. Infatti, la principale causa che ha portato alla regressione e al deterioramento di queste formazioni erbose è la cessazione della gestione delle praterie, in particolare nelle aree montane. In ampie parti dell'area di ripartizione dell'habitat, incluse le aree di progetto di GRACE, è in atto un processo accelerato di perdita di superficie a causa della scomparsa dell'attività di pascolo, che è spesso economicamente insostenibile e quindi abbandonata, lasciando le praterie all’evoluzione verso stadi arbustivi e forestali. Il sottopascolamento e, nei casi estremi, l'abbandono, alterano la struttura, la composizione delle specie e il funzionamento di questo ecosistema, ripercuotendosi anche sulle specie ad esso associate. In alcune zone si può riscontrare che anche il pascolo eccessivo ha un effetto negativo su questo tipo di habitat a causa dell’eccessivo calpestio o apporto di nutrienti, accompagnati da processi di erosione del suolo nelle aree a maggiore pendenza. È quello che si verifica sulle aree più accessibili al bestiame o sulle aree in cui questo si concentra, ad esempio, per abbeverarsi. Sostenere sistemi e pratiche di agricoltura estensiva che garantiscano una gestione e un mantenimento adeguati dell'habitat (adeguati regimi di pascolo o di sfalcio) è infatti l’azione principale suggerita dal piano di azione europeo per arrestare l'ulteriore declino dell'habitat 6210 e impedirne il deterioramento.

Gestione dei 3 habitat target:

  • 6210(*) Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrati calcarei (Festuco-Brometalia) (*importante sito d’orchidee): questo habitat comprende praterie e boscaglie da secche a semisecche ed è presente in quasi tutta Europa in particolare proprio in Italia e contiene numerose specie rare e in via d’estinzione. La gestione attiva dell'habitat comprende il pascolo, il taglio o una combinazione di entrambi. Lo stato di conservazione e il contesto (storico e di sviluppo) differiscono notevolmente tra le varie regione biogeografiche, pertanto, nella gestione dell’habitat è bene tenere in conto di alcuni aspetti come, ad esempio, gli obiettivi e target del sito specifico, le pratiche tradizionali locali/regionali dell’uso del suolo e dell’allevamento di bestiame.
  • 6220* Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea: questo habitat ha una distribuzione Mediterranea, con un'area significativa localizzata nella Penisola Iberica e comprende ricca comunità di invertebrate, vertebrati e di piante. Di solito si presenta in un motivo a mosaico con un ampio varietà di habitat correlati. Il pascolo (in particolare il pascolo di ovini) è essenziale per il mantenimento a lungo termine di questo habitat. Altre misure rilevanti da considerare: il ripristino delle infrastrutture tradizionali, la riduzione o divieto dell'uso di pesticidi ed erbicidi, il controllo del turismo.
  • 6230* Formazioni erbose a Nardus: questo habitat ricco di specie è tra i più numerosi habitat diffusi nell'UE, includendo un enorme varietà di sottotipi, che possono essere trovati in molte diverse situazioni ecologiche. L'area dell'habitat in Europa è diminuita negli ultimi decenni a causa dell'intensificazione delle pratiche agricole ma anche a causa dell’abbandono del suolo. Il pascolo e lo sfalcio sono le più frequenti misure per la gestione e ripristino dell'habitat. L'habitat in generale richiede pascolo estensivo che impedisce l'invasione di alberi e arbusti, in combinazione con la falciatura anche attraverso macchine.

Link Utili:

Grassland with tradition

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