LIFE Grace sarà presente al Workshop “La zootecnia montana come strumento per la conservazione della biodiversità: Buone Pratiche, Criticità e Prospettive”, organizzato dal progetto LIFE ShepForBio, che si terrà il 1° marzo, presso la Fortezza di Monte Alfonso (Castelnuovo Garfagnana, Lucca).
L’evento si inserisce in una più ampia attività che ha l’obiettivo di definire una Strategia regionale per la conservazione degli habitat di pascolo e prateria montani attraverso attività di sostegno alla pastorizia montana: uno strumento tecnico di supporto per le politiche di valorizzazione della zootecnia montana estensiva e tutela della biodiversità dei pascoli e praterie montane.
Il Workshop sarà l’occasione per scambi e confronti tra aziende, ricercatori e amministrazioni pubbliche su temi legati a promozione e sviluppo di una attività economica fondamentale per la conservazione di specie e habitat: come Life GRACE saremo presenti con Alba Pietromarchi, esperta di filiera FIRAB, che modererà il tavolo su “Il valore ambientale delle filiere produttive montane, quale giusto riconoscimento per un’attività ad elevato valore aggiunto ambientale”.
L’allevamento estensivo, se ben gestito, fornisce servizi ecosistemici e beni pubblici, ovvero mantiene e tutela la biodiversità naturale e allevata, in quanto esiste uno stretto rapporto di interdipendenza tra gestione e conservazione della biodiversità floristico-vegetazionale e l’utilizzo dei pascoli. Ne sono un esempio, i siti della rete europea Natura 2000, interessati dal progetto Life GRACE, in cui la conservazione di habitat erbacei è legata ai sistemi pascolivi appenninici.
GRACE evidenzia quanto sia importante la qualificazione socioeconomica di produzioni e produttori per rendere il pascolamento un servizio ambientale: solo se si possono superare i vincoli che compromettono la vitalità e la conservazione delle attività zootecniche, vi è una prospettiva di riqualificazione delle filiere a pascolo, in termini di contributo sociale ed economico che offrono nel mantenimento di aree rurali ad alto valore ambientale.
Tutto ciò appare poco (o dis)conosciuto dai consumatori e altri attori della filiera, specie se questa è costituita da molti intermediari, mentre esprime un valore maggiore quando la filiera si riduce e il produttore arriva ad essere, singolarmente e/o aggregandosi, anche dettagliante e/o ristoratore: la riqualificazione ed il rafforzamento di tali filiere non potrà che procedere, allo stesso tempo, con la creazione di reti locali e nicchie di mercato che ne comprendano e apprezzino i valori nutrizionali, etici, salutistici, economici e, in primis, ambientali.
Segue programma completo.
La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi: usa il form all’indirizzo https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSehP62qNHtOWUtjEV98FObDLLamh06uVbfNI5ZOKUyyZzTIhw/viewform?usp=sf_link
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