Il Lazio è la prima Regione in Italia per numero di allevamenti bovini e la sesta per consistenza.
Secondo i dati più recenti della Banca Dati Nazionale dell'Anagrafe Zootecnica di Teramo, infatti, la regione Lazio annovera 9.300 allevamenti con 107.000 bovini da carne, con oltre metà degli allevamenti e due terzi di tutti i capi associati alla linea vacca-vitello. Il che significa un modello che garantisce la fruizione di pascoli di elevato valore naturalistico e salutistico. Quegli stessi pascoli che sono oggi minacciati di abbandono per la pressione dei predatori, per la riduzione dei premi base PAC e per la rarefazione di poli locali di ingrasso. Gli stessi pascoli, ancora, che progetti come LIFE Grace vogliono proteggere e conservare con azioni e strumenti di governance che valorizzino i prodotti, mantengano le economie locali e offrano ai consumatori un’esperienza etica e alimentare di valore.
Nasce in questi contesto l’iniziativa del prossimo 21 marzo che si svolgerà nella sede dell’Arsial, capofila di LIFE Grace, a Roma e alla quale parteciperà anche l’assessore regionale all’agricoltura Giancarlo Righini. Si tratterà del primo tavolo regionale dedicato alla filiera del bovino da carne, finalizzato alla valorizzazione del ruolo ambientale esercitato dalla linea vacca-vitello, decisiva, nel Lazio, per la preservazione del paesaggio rurale e per la conservazione degli habitat di prateria ricadenti nella Rete Natura 2000.
L’iniziativa, organizzata da ARSIAL in collaborazione con AIA, rientra nelle azioni del progetto UE Life Grace, ed è finalizzata ad un confronto con le espressioni della filiera, dalla produzione alla distribuzione, sulle opzioni attivabili per informare il consumatore del ruolo ambientale esercitato dall’allevamento estensivo: un modello tradizionale che trova solo parziale esito nel finissaggio dei capi in ambito regionale a causa di filiera frammentata ma che, tuttavia, esprime diverse realtà di successo, che hanno recentemente consolidato una migliore relazione tra allevamento, distribuzione ed istanze del consumatore.
Rafforzare l’orientamento al mercato, mediante accordi di filiera per gli allevamenti incentrati sulla linea vacca-vitello, è un importante obiettivo della Regione Lazio, per garantire un futuro a migliaia di piccole imprese familiari, tuttora attive su centinaia di migliaia di ettari di pascoli con suoli di minima profondità, in gran parte di proprietà collettiva e non altrimenti valorizzabili, atteso il vincolo di destinazione pascoliva dettato dai regimi di tutela paesaggistica e naturalistica ai quali sono assoggettati i territori di interesse, e per i quali la recente approvazione della “Nature Restoration Law” impone un notevole impegno per recuperare, entro il 2030, migliaia di ettari di habitat di prateria, in abbandono o degradati.
Pur avendo una elevata valenza sociale per la numerosità dei piccoli allevamenti, la filiera regionale risulta frammentata e con una limitata capacità di realizzare il finissaggio dei capi secondo modelli di qualità normata, o anche solo di valorizzare le diverse opzioni di etichettatura facoltativa, che rendono possibile veicolare al consumatore un patrimonio di dati ed informazioni sull’intero processo, dall’azienda di base allo scaffale, oggi sempre più disponibili in banche dati pubbliche, e valorizzabili mediante le nuove tecnologie (QR-code, blockchain, ecc.) per garantire un miglior esercizio del diritto di scelta del consumatore.
Con un mercato sempre più differenziato tra HORECA (ristorazione, mense pubbliche, ecc.), GDO e filiera corta, i tecnici di AIA si confronteranno con i rappresentanti della filiera regionale della carne bovina sulle diverse opzioni attivabili per favorire, da un lato, una migliore integrazione tra allevatori e distribuzione e, dall’altro, una scelta di consumo più consapevole, che valorizzi al meglio il ruolo di presidio naturalistico esercitato dalle migliaia di piccoli allevamenti estensivi del Lazio.
Quanti vorranno partecipare in presenza sono pregati di comunicare la loro adesione all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; per il collegamento da remoto è possibile collegarsi al seguente link
https://arsial.webex.com/arsial/j.php?MTID=mafdd4d2ed6d2140085989bda19dfbcb1
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