Allevamento estensivo come strategia di conservazione della biodiversità. Un documento del WWF ribadisce questa connessione.
In occasione del pre-Summit sui sistemi alimentari, in corso alla FAO, a Roma, dal 26 al 28 luglio, il WWF è intervenuto per promuovere un dialogo sull’importanza di indurre il mercato verso un’alimentazione maggiormente sostenibile, ritenuta l’unica soluzione per salvare il pianeta e tutelare la salute degli esseri umani. L’attuale sistema alimentare costituisce infatti la più grande minaccia per la biodiversità globale, e la raccomandazione del WWF per contrastare gli impatti insostenibili di questo sistema alimentare è quella di «Ridurre drasticamente il consumo di carne e imparare a “scegliere meglio”, anche pagando il giusto prezzo». Il WWF ha inoltre ribadito come l’allevamento di bestiame non intensivo costituisca una delle soluzioni possibili, perché consente di tutelare il benessere animale, la biodiversità degli habitat, dare voce e continuità alle culture e tradizioni locali, adottando una soluzione socioecologica alle sfide globali. Isabella Pratesi, direttrice del programma di conservazione di WWF Italia, sottolinea inoltre che «Il pascolo ha un ruolo importante nella conservazione della biodiversità. Nell’Unione Europea alcuni habitat, classificati come prioritari, dipendono direttamente dal mantenimento di un carico sostenibile di pascolo degli animali, e quasi il 20% degli habitat seminaturali di interesse comunitario è gravemente minacciato dalla riduzione della pratica del pascolo. In assenza delle tradizionali attività pastorali si assiste allo sviluppo di nuclei arbustivi, viceversa, in presenza di un carico eccessivo di bestiame si assiste a fenomeni di erosione e perdita di biodiversità. Il pascolo ha anche un ruolo importante nell’incrementare il contenuto di carbonio organico nel suolo, e nell’alimentare fauna e flora del suolo e tutta la catena alimentare che ne deriva».
Il documento redatto dal WWF è disponibile al link sottostante.