Incontro assai interessante quello dello scorso 7 aprile alla fiera AgriUmbria a Bastia Umbra, organizzato dal capofila di LIFE Grace, Arsial, che è riuscito a creare una connessione fra progetti diversi ma con molte affinità, capaci insieme di creare sinergie favorevoli alla conservazione delle aree di pascolo dei siti Natura 2000.
Da un lato, quindi, hanno partecipato i componenti del progetto Grace, Claudio Di Giovannantonio di Arsial, Luca Malatesta dell’Università la Sapienza e Alba Pietromarchi di FIRAB, che hanno illustrato gli obietti e i risultati finora ottenuti in termini di conoscenza e mappatura dei territori, di azioni di implementazione e costruzione di rete d’impresa fra gli operatori della filiera della carne che trattano animali allevati al pascolo e, dall’altra, Angelo Frascarelli, Daniela Gigante e Mariano Pauselli tutti e tre docenti all’Università di Perugia che partecipano al progetto Life Imagine (https://www.lifeimagine.eu/), che hanno messo in evidenza la strategia e l’approccio che all’interno delle loro attività sono riservate alla conservazione delle praterie.
Si tratta di due esperienze che, sebbene sviluppate principalmente a fare di aree del Lazio l’una e dell’Umbria l’altra, hanno comunque l’ambizione di esportare modelli e risultati a favore di altre regioni.
Nel corso del convegno, la cui finalità è stata principalmente quella di indurre la replicabilità delle azioni Grace, sono state evidenziate anche le criticità di una filiera che deve ancora superare problematiche che tendono col tempo a sedimentare, come la carenza dei macelli, ma per le quali le attività di rete e di collaborazioni rappresentano invece la chiusura di un cerchio: dai macelli mobili ai patti di rete fra operatori e professionalità diverse della stessa filiera. Un modello che ricorda il principio della simbiosi industriale dell’economia circolare, dove le imprese riescono a chiudere il cerchio come in una staffetta per cui le attività dell’una finiscono dove iniziano quelle dell’altra. Molto di più che semplice cooperazione.
La “trasferta” di LIFE Grace ad AgriUmbria ha significato, infatti, anche l’occasione per incontrare anche gli allevatori di un’altra Regione e avviare un percorso di collaborazione e di conoscenza su quel codice di condotta (https://lifegrace.eu/images/B4_Codice_di_Condotta.pdf ) che è uno degli strumenti chiavi della strategia per favorire un mercato delle carni Natura 2000 più efficace.